martedì 28 ottobre 2008

Monte Rotondo nel Parco dei Sibillini

Finalmente domenica 26 ottobre sono tornato in montagna. Siamo partiti da Jesi (gruppetto di 10, con 3 novizi e 7 veterani) destinazione Parco dei monti Sibillini.
Raggiunto l'altopiano di Macereto ci siamo diretti all'omonimo Santuario; punto di partenza dell'escursione. Abbiamo avuto la fortuna di visitare il magnifico Santuario rivestito in travertino con una pianta ottagonale. L'esterno è decorato da sculture che si possono vedere nei portali e nei capitelli. L'interno è a croce greca con i quattro bracci terminanti in quattro absidi con nicchie. Nell'abside che contiene l'altare maggiore vi sono alcune opere del pittore Simone de Magistris. Nel centro del tempio sorge poi la primitiva cappella che fu rivestita in pietra nel 1585/90; presenta due portali e al suo interno si può trovare un'altare ligneo dorato del 500.
Il Santuario non è sempre aperto ma questa volta siamo stati veramente fortunati. Dopo la visita culturale ci siamo incamminati per il sentiero da noi scelto; destinazione Monte Rotondo. Dopo circa 3h abbiamo raggiunto la meta dove ci siamo fermati per mangiare e riposare. La giornata era splendida, sole, caldo, colori autunnali!!! Dopo esserci rifocillati e aver scattato alcune foto abbiamo iniziato la discesa facendo un percorso diverso dall'andata per tornare però al punto di partenza, quando il sole stava già tramontando.
Sperando che tutti i partecipanti siano stati bene colgo l'occasione per salutarli e per salutare tutte le persone che amano questi posti.
Ciao a tutti e al prossimo viaggio.











sabato 11 ottobre 2008

Domenica 5 ottobre 2008 MATRIMONIO


Domenica scorsa, sono stato come dire impossibilitato a fare la mia solita camminata in compagnia di amici; ci siamo però ritrovati al matrimonio di Eleonora e Francesco!!!

Eleonora è la figlia di Mario e Norma che sono da sempre miei compagni di viaggio. Per quel giorno abbiamo abbandonato gli scarponi e gli zaini e ci siamo vestiti a festa!!!

E' stata una domenica splendida, calda e piena di gioia!!!

La mia famiglia augura tutto il bene possibile ai novelli sposini (mi raccomando giovanotti la prossima escursione si fa insieme)


Sotto le foto della cerimonia e la sposa.... bellissima!!!

Mario, Norma, Eleonora e Francesco

La Sposa



giovedì 2 ottobre 2008

Lame Rosse - Grotta dei frati - Forra del Fiastrone

Domenica 28 settembre sono partito di buon mattino(07.45)insieme a 5 amici/che per una escursione a valle del lago di fiastra nei monti sibillini. Parcheggiata la macchina a fianco della diga ci siamo incamminati sopra la diga stessa fino ad incrociare il sentiero con cartelli che indicano "lame rosse" e "grotta dei frati". Le "lame rosse" sono formazioni di roccia di colore che tende al rosso, caratterizzate da eleganti guglie, pinnacoli, torri e vere e proprie lame, dovute al lento e millenario lavoro di erosione da parte dell'acqua e del vento. Il luogo è veramente suggestivo e di rara bellezza. In questo punto del percorso ci siamo fermati mezz'ora per scattare foto e ammirare questo monumento della natura. Abbiamo quindi proseguito per la"grotta dei frati": una caverna di origine carsica in corrispondenza di una parete rocciosa a picco sulle gole del fiastrone, luogo di preghiera di comunità di frati, dal 1230 al 1650. All'esterno della grotta sono visibili i ruderi degli antichi ricoveri dei frati; a sinistra dell'ingresso è stato ricavato un'altare di pietra mentre all'interno della grotta vi è una cappellina costruita dai frati. Anche quì abbiamo fatto una sosta di mezz'ora per il pranzo ma, soprattutto per una preghiera. Abbiamo poi lasciato traccia del nostro passaggio scrivendo una frase sul libro dei visitatori posto a fianco dell'altare. Dalla grotta siamo scesi repentinamente al torrente Fiastrone, attraversato a piedi nudi più volte, fino ad arrivare all'imbocco del vero e proprio canyon; un' impressionante forra creata dall'erosione della roccia calcarea da parte delle acque impetuose del torrente. Abbiamo attraversato la forra passando nell'acqua (unico modo). Anche quì sosta per scattare foto immaginando di trovarci all'interno di una fiaba o di un girone dell'inferno dantesco. Giunti alla fine del percorso in acqua abbiamo tirato un sospiro di sollievo, ci siamo asciugati i piedi, rimessi gli scarponi, e risaliti fino ad incrociare il sentiero dell'andata. Siamo quindi tornati alla diga e alla macchina soddisfatti e contenti della stupenda giornata trascorsa. L'intera escursione è durata 6 ore circa comprese le soste. Ne valeva veramente la pena perchè abbiamo attraversato un ambiente ancora selvaggio, coperto da estesi boschi di leccio alternati a carpino nero. I compagni di viaggio: Tamy, Betty, Giovanni, Paola, Eufemia.


Ascolto...